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Il magico, l'oggetto magico, non è così visibile, fa parlare di sè, ma non è così facile da trovare.
Bisogna cercarlo.
Fa parte della sua magia, tanto quanto le cose straordinarie che riesce a fare. Un boomerang qualsiasi si trova in un qualsiasi negozio, ma non è questo il caso del nostro.
Forse il posto dove cresce - sì, esatto, cresce! - non è nemmeno segnato sulle cartine. Anzi, sicuramente non lo è: la ricerca fa parte della magia. Chiedendo in giro, si scoprirà che molta gente ne conosce l'esistenza, ma ha solamente una vaga idea di dove si trovi.
Ecco che, trovata la persona giusta, questa ci invia in una sperduta valle tra colline erbose, dove spiccano degli alberi insoliti, non per la loro forma, bensì per il loro frutto.
Avvicinandoci, scopriamo che questo frutto assomiglia in tutto e per tutto ad un boomerang. Ne proviamo a raccogliere e tirare uno, ma non succede nulla. Le centinaia di agricoltori che lavorano nella valle riempiono enormi ceste, ma solamente pochissimi boomerang hanno capacità magiche, e questi vengono identificati da uno speciale esaminatore.
Una volta esaminati e scelti, i boomerang magici vengono timbrati con uno stemma che ne attesta la qualità, e consegnati a un anziano, che da anni immemorabili li vende nella sua piccola bancarella, in un mercato affollatissimo, dove finiscono col passare inosservati agli occhi di tutti tranne quei pochi (fortunati) conoscitori, ai quali il nostro boomerang donerà una magia incredibile, istantanea ma duratura nel tempo, come ogni più vera gioia.
In caso di necessità, il nostro boomerang fornirà al suo utilizzatore qualunque cosa egli desideri: basterà lanciarlo, e nel suo classico moto circolare, in cui l'inizio coincide con la fine, subirà una metamorfosi che lo porterà a diventare l'oggetto desiderato...
giovedì 31 gennaio 2008
La valle dei boomerang
Pubblicato da soggetti smarriti alle 20:01 0 commenti
venerdì 25 gennaio 2008
Oggetto magico... pagina bianca, mente vuota
Sembra così facile a dirsi! Carta e matita alla mano, spremitura di meningi e... niente! Zero! Quant’è difficile inventare dal nulla di una grigia mattinata invernale un oggetto dotato di magia…
La magia… cos’è la magia, poi? È sempre pronta a sbucare nelle nostre teste quando meno ce l’aspettiamo, ad intrufolarsi nella nostra immaginazione, nella nostra fantasia, nei nostri modi di dire e di fare, fino a pervaderli, con colori e scene irreali e stupendi, esplodendo come un fulmine a ciel sereno ed illuminando la realtà di tinte nuove, inattese.
Quando la chiami, però, la magia non risponde. Si nasconde dietro al primo angolo di mondo e rimane lì, quasi per dispetto, salvo poi tornar fuori quando ti eri distratto e stavi guardando altrove. Ed è allora che te la ritrovi davanti, apparsa chissà da dove. Chissà come fa il coniglio a sbucare dal cappello… Nessuno l’ha mai capito. Neanche il mago. Neanche il più grande mago del mondo. In fondo, anche per lui la magia è magica, e in quanto magica inspiegabile…
Inspiegabilmente… pian piano tutto si riempie di coniglietti e magie. La magia è timida ma inarrestabile. Dalle menti contorte di quattro soggetti smarriti nascono immagini su immagini, che vanno ad imprimersi sulla carta con una velocità che razionalmente parlando ha dell’incredibile.
Svaniscono i conigli, e ci restano quattro oggetti. Ognuno è solo col suo oggetto, con la sua magia, nel suo mondo dove tutto quel che desidera è possibile e vero.
Ora viene il difficile: di idea ne dobbiamo scegliere una, vanno confrontate, spiegate, messe in discussione. E questo risulta essere il passo più difficile di tutto il per-corso. Ovviamente, ogni mago è legato alla sua creatura, e difficilmente la lascia dissolversi. E come dargli torto: è stato così magico vederla nascere!…
Una macchina scatta-pensieri, un boomerang che riporta oggetti, un telecomando distogli- attenzione, una pillola del tempo…
I maghi non osano scegliere, e quindi… la parola al pubblico!
E il pubblico sceglie... il boomerang! Saranno le forme aggraziate ed essenziali, o forse il fascino dell'oggetto d’oltreoceano? Chissà…
E chissà come sarà il viaggio che ci accingiamo ad intraprendere... quali oceani dovremo, potremo e vorremo attraversare, con quali ali e quali piume voleremo, quali bacchette magiche ci guideranno, quali bacchette magiche scopriremo di avere…
Chissà dove ci riporterà questo boomerang, chissà. L’unico modo per scoprirlo è lanciarlo.
E lanciamolo, allora!
Pubblicato da soggetti smarriti alle 12:31 0 commenti