Sembra così facile a dirsi! Carta e matita alla mano, spremitura di meningi e... niente! Zero! Quant’è difficile inventare dal nulla di una grigia mattinata invernale un oggetto dotato di magia…
La magia… cos’è la magia, poi? È sempre pronta a sbucare nelle nostre teste quando meno ce l’aspettiamo, ad intrufolarsi nella nostra immaginazione, nella nostra fantasia, nei nostri modi di dire e di fare, fino a pervaderli, con colori e scene irreali e stupendi, esplodendo come un fulmine a ciel sereno ed illuminando la realtà di tinte nuove, inattese.
Quando la chiami, però, la magia non risponde. Si nasconde dietro al primo angolo di mondo e rimane lì, quasi per dispetto, salvo poi tornar fuori quando ti eri distratto e stavi guardando altrove. Ed è allora che te la ritrovi davanti, apparsa chissà da dove. Chissà come fa il coniglio a sbucare dal cappello… Nessuno l’ha mai capito. Neanche il mago. Neanche il più grande mago del mondo. In fondo, anche per lui la magia è magica, e in quanto magica inspiegabile…
Inspiegabilmente… pian piano tutto si riempie di coniglietti e magie. La magia è timida ma inarrestabile. Dalle menti contorte di quattro soggetti smarriti nascono immagini su immagini, che vanno ad imprimersi sulla carta con una velocità che razionalmente parlando ha dell’incredibile.
Svaniscono i conigli, e ci restano quattro oggetti. Ognuno è solo col suo oggetto, con la sua magia, nel suo mondo dove tutto quel che desidera è possibile e vero.
Ora viene il difficile: di idea ne dobbiamo scegliere una, vanno confrontate, spiegate, messe in discussione. E questo risulta essere il passo più difficile di tutto il per-corso. Ovviamente, ogni mago è legato alla sua creatura, e difficilmente la lascia dissolversi. E come dargli torto: è stato così magico vederla nascere!…
Una macchina scatta-pensieri, un boomerang che riporta oggetti, un telecomando distogli- attenzione, una pillola del tempo…
I maghi non osano scegliere, e quindi… la parola al pubblico!
E il pubblico sceglie... il boomerang! Saranno le forme aggraziate ed essenziali, o forse il fascino dell'oggetto d’oltreoceano? Chissà…
E chissà come sarà il viaggio che ci accingiamo ad intraprendere... quali oceani dovremo, potremo e vorremo attraversare, con quali ali e quali piume voleremo, quali bacchette magiche ci guideranno, quali bacchette magiche scopriremo di avere…
Chissà dove ci riporterà questo boomerang, chissà. L’unico modo per scoprirlo è lanciarlo.
E lanciamolo, allora!
venerdì 25 gennaio 2008
Oggetto magico... pagina bianca, mente vuota
"Realizzate un oggetto magico, ragazzi".
Pubblicato da soggetti smarriti alle 12:31
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